Concerti in Divenire
OMAGGIO A
SHOSTAKOVICH:
PRELUDI E FUGA 0P. 87
Concerto in Divenire
OMAGGIO A
SHOSTAKOVICH:
PRELUDI E FUGA 0P. 87
Mercoledì 2 luglio 2025, ore 20:30
PALAZZO MEDICI-RICCARDI, CORTILE DI MICHELOZZO
in via de' Ginori 2, 50129 Firenze
Al pianoforte:
Maria Grazia Bellocchio,
Muriel Chemin,
Maria Perrotta,
Pietro Rigacci,
Roberto Russo,
e Massimo Somenzi






programma
Preludi e Fuga op. 87, integrale
di Dimitri Shostakovich
Mercoledì 2 luglio 2025, ore 20:30
PALAZZO MEDICI-RICCARDI,
CORTILE DI MICHELOZZO
in via de' Ginori 2, 50129 Firenze
Al pianoforte:
Maria Grazia Bellocchio,
Muriel Chemin,
Maria Perrotta,
Pietro Rigacci,
Roberto Russo,
e Massimo Somenzi
programma
Preludi e Fuga op. 87, integrale
di Dimitri Shostakovich
Biglietti disponibili online su

Per acquistare i biglietti, anche con riduzione, cliccare il pulsante qui sotto:
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Gli Artisti
Gli Artisti
Dopo gli studi musicali di pianoforte e di composizione al Conservatorio di Milano, Maria Grazia Bellocchio si è perfezionata con Karl Engel al Conservatorio di Berna. Tiene regolarmente masterclass di pianoforte presso i conservatori italiani e corsi musicali estivi (Campus musica Sermoneta, Chianti in musica, Comune di Maccagno), attualmente è titolare della classe di pianoforte e docente del Master di Pianoforte Contemporaneo presso il Conservatorio di Bergamo. Si è esibita in numerosi récitals solistici, da camera (con Salvatore Accardo, Rocco Filippini, Bruno Giuranna, Franco Petracchi, Myriam Dal Don, Alda Caiello e in duo pianistico con Stefania Redaelli) e con orchestra per Istituzioni concertistiche in Italia e all’estero (Amici della Musica di Padova, Perugia, Firenze, Palermo, Festival Mito, Teatro Comunale di Bologna e Ferrara, Teatro Regio di Parma, Società Barattelli di l’ Aquila, Società dei Concerti di Milano, Milano Musica, Rec Festival, New Music of Middelburg, Klangforum Wien, Università di Valparaiso (Cile), Fondazione Gulbenkian di Lisbona, Festival Musica di Strasburgo, Festival Presences di Parigi, Biennale di Venezia, Printemps des Arts de Monte-Carlo). Collabora stabilmente con Divertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli regolarmente presente nei maggiori festival ed entrato nel 2012 a far parte del network europeo Ulysses, che riunisce 13 tra le maggiori istituzioni europee dedite a promuovere e diffondere la musica contemporanea. Nel 2011, in occasione delle celebrazioni per il Centocinquantenario dell’unità d’Italia, ha ideato il progetto “Viaggio in Italia – Nuovo canzoniere popolare – 20 canzoni popolari trascritte da 20 compositori”, eseguito insieme ad Alda Caiello in prima assoluta al Maggio Musicale Fiorentino e replicato al festival Mito, Musica Insieme di Bologna e in diverse altre città italiane. Ha inciso CD per Ricordi e Stradivarius con opere di Bruno Maderna, Sandro Gorli, Franco Donatoni, Stefano Gervasoni, Gabriele Manca, Federico Gardella, Stefano Bulfon, Marco Momi, Claudio Ambrosini, Ivan Fedele e Gyorgy Kurtág. Nel 2022, insieme al compositore Alessandro Solbiati, in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, ha dato vita al progetto “soave poeta, quel mio omonimo che ancora ha il mio nome…”, un viaggio nella sua poesia che intreccia la lettura dei suoi versi da parte dell’attore Fabio Zullo, i canti della tradizione popolare friulana e le trascrizioni di Bach eseguite dal soprano Laura Catrani e alcuni brani pianistici scelti tra gli Interludi e la Terza Sonata. Nel 2023 il progetto dedicato alle Sonate per pianoforte di Salvatore Sciarrino, ideato da Maria Grazia Bellocchio all’interno di IDEA – International Divertimento Ensemble Academy, riceve il “premio speciale” della critica Franco Abbiati.
A cinque anni inizia gli studi musicali sotto la guida di Jean e Marguerite Manuel, diplomandosi all’Ecole Normale de Musique Alfred Cortot di Parigi, nella classe di Blanche Bascourret de Gueraldi (allieva di Cortot) conseguendo successivamente la Licence de Concert. Decide di perfezionarsi con Maria Tipo a Firenze e in seguito a Ginevra al Conservatoire de Musique, dove ottiene il Premier Prix de Virtuosité poi il Diploma italiano con 10 e lode e la menzione d’onore. Tiene numerosi concerti a Parigi alla Salle Gaveau, Salle Pleyel, al Théâtre de Paris e in altre città della Francia, in Svizzera, Italia, Austria, Germania, Regno Unito, Grecia, Turchia, Romania, Russia, Polonia, Ungheria, Cile e Stati Uniti, dove l’artista si esibisce non solo come solista ma anche in duo pianistico, in musica da camera e con orchestra, sotto la guida di direttori quali Árpád Gerecz, Umberto Benedetti Michelangeli, Nicolas Rauss, Daniel Barda, David del Pino Klinge, Simon Over, Nicolas Krauze. Partecipa a diverse integrali delle Sonate e dei Concerti di Mozart e Beethoven, autori per i quali è unanimemente considerata come una delle interpreti più convincenti. Grazie ad una personalità musicale di prim’ordine, ottiene il Primo Premio al Concorso Internazionale Hennessy-Mozart di Parigi suscitando l’entusiasmo della giuria, in particolare del presidente Paul Badura-Skoda. Anche il grande direttore d’orchestra Carlo Maria Giulini, ascoltandola nel 1998 nelle ultime tre sonate di Beethoven, ha per la pianista espressioni di forte ammirazione. In occasione dei suoi concerti in Francia, l’eminente critico Philippe van den Bosch parla di Muriel Chemin come interprete di grande personalità e maturità.
Gerard Honoré della rivista Répertoire sottolinea le splendide qualità introspettive dell’artista, in grado di restituire come pochi le linee del pensiero musicale in tutta la loro purezza. Le Monde de la Musique apprezza il profondo equilibrio di cui l’interprete dà prova, coniugando rigore, ricchezza spirituale e capacità di analisi. In Italia è stata ospite di istituzioni musicali di prestigio quali l’Orchestra Regionale Toscana, il Teatro Alighieri di Ravenna, la Sala Verdi di Milano in duo con il violoncellista Alain Meunier.
Nel 2012, in occasione del 150° anniversario della nascita di Claude Debussy, ha tenuto diversi concerti con i suoi 12 studi. Vive a Venezia, dove insegna pianoforte principale al Conservatorio di Musica B. Marcello dal 2014. Ha sempre dedicato molto tempo alla didattica e molti suoi studenti sono stati premiati in concorsi nazionali ed internazionali. La sua incisione delle Variazioni Diabelli di Beethoven, nel 2017 per la casa discografica statunitense Odradek, ha ottenuto grandi consensi dalla stampa specializzata; per la stessa etichetta, Muriel Chemin ha registrato le 32 Sonate di Beethoven, uscite nel 2022, le quali sono premiate in numerose riviste internazionali come Musicalifeiten, Le Monde, Diapason (5 Diapasons), Artamag, Piano News…. Ha registrato per la stessa casa discografica le 32 sonate di Beethoven, che stanno riscuotendo un grande successo della critica internazionale: (Zeitschrift Frankfurt, Mundoclassico, Classics Today, Le Devoir, “Gand Frisson” 2022 Audiophil-Magazine, Artamag’, Utmisol, FonoForum, “Clic 2022” Classicnews, International Piano). È regolarmente invitata in giurie di concorsi pianistici internazionali.
Si afferma in importanti Concorsi Internazionali fra cui il “Rina Sala Gallo” di Monza, il Premio “Encore! Shura Cherkassky” (2008) e il Concorso “J. S. Bach” di Saarbrücken (2004), premio quest’ultimo che la impone sulla scena pianistica internazionale come una significativa interprete bachiana, riscuotendo ampi successi di pubblico e di critica: “She captured the op 109 opening movement’s seemingly improvisatory spririt and manages to articulate Beethoven’s difficult-to-excute rapid dunamic extremes while pushing the central climax full steam ahead.( Jed Distler, Gramophone). «Pianismo a metà perfetta fra il lussureggiante Alexis Weissenberg e il laser di Glenn Gould» (N. Carusi, Libero). «Il suono è sgranato, la tecnica è clavicembalistica, il disegno formale è nitido: se continua così, Maria Perrotta sembra destinata a diventare la Rosalyn Tureck italiana» (E. Girardi, Corriere della Sera). «È una figura schiva e poco conosciuta, è uno dei veri astri del pianismo mondiale… Nelle Variazioni Goldberg ella è all’altezza di Glenn Gould, di Rosalyn Tureck.» (P. Isotta, Corriere della Sera). “La pianista discreta è un genio acclamato” ( E. Regazzoni, Repubblica). “Maria Perrotta riesce a dominare il finale dell’ opera 58 di Chopin con lo stesso aplomb di Arthur Rubinstein; se lo possono permettere davvero in pochi”( Luca Chierici, ClassicVoice). “Elle est comme ça, Maria Perrotta, elle vous commence le premier Nocturne Op. 9 en le chantant comme du Bellini, large, timbré, courbé, cherchant dans la couleur une ombre qui au deuxième thème devient un choral. Elle sait marier d’un geste l’expression et la forme, secret de Chopin qui posait l’éventail de ses sentiments sur Le Clavier bien tempéré de Bach. Et ce n’est donc pas en vain qu’elle aura fréquenté le Cantor. Elle y ajoute un art des timbres stupéfiant.”(J. Charles Hoffelé Artamag). Registra per la Radio Tedesca, per la Rai e Sky. Sue registrazione sono state diffuse dalla Radio Rai Italiana, da France Musique, dalla radio Svizzera. La sua incisione dal vivo delle Variazioni Goldberg di Bach ottiene il favore della critica specializzata: “5 Stelle” delle riviste Amadeus e Musica, “5 Stelle” e Disco del Mese della rivista Suonare News, Premio della Critica 2012 promosso dalla rivista Musica & Dischi. Nell’ottobre 2013 la Decca pubblica un cd con la sua registrazione dal vivo delle tre ultime Sonate di Beethoven che ottiene le “5 Stelle Amadeus” ed è scelto come miglior cd del mese dalla rivista Amadeus. Il CD viene recensito entusiasticamente nell’ ottobre 2014 dalla rivista inglese Gramophone. Nel settembre 2014 esce la sua nuova incisione per Decca delle Variazioni Goldberg di Bach che ottiene ovunque recensioni molto positive. Nel giugno 2015 esce sempre per Decca, un recital chopiniano registrato live che ottiene “5 stelle” e proclamato Disco del mese dalla rivista ClassicVoice . Nel 2017 esce sempre per Decca un disco dedicato a F. Schubert, che ottiene recensioni entusiastiche da parte della critica musicale. Ha suonato con le migliori orchestre Italiane: l’Orchestra Filarmonica Toscanini, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino , l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, l’Orchestra ORT, Orchestra OPV. Attenta e interessata ai linguaggi contemporanei, hanno scritto per lei i compositori A.Giacometti, G. Cosmi, Marco di Bari, Benoit Menut. Maria Perrotta si diploma con lode al Conservatorio di Milano sotto la guida di Edda Ponti. Ottiene il Diploma Superiore di Musica da Camera all’École Normale de Musique di Parigi, si perfeziona all’ Accademia di Imola con Franco Scala e Boris Petrushansky e in Germania con Walter Blankenheim. Nel 2007 si diploma con lode presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella classe di Sergio Perticaroli. Arricchisce la sua formazione con Cristiano Burato e François-Joël Thiollier. Collabora stabilmente con l’Ensemble Calliopée , con il quale ha registrato per l’etichetta discografica Airon un disco interamente dedicato alla compositrice francese Graciane Finzi. Di prossima uscita una registrazione dell’ Arte della Fuga di J. S. Bach e una registrazione di musiche del compositore Marco Di Bari.
Nato a Firenze nel 1954, Pietro Rigacci consegue allo stesso tempo, con la massima votazione e la lode, i diplomi di Pianoforte sotto la guida di Maria Tipo e Composizione con Carlo Prosperi presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, ottenendo all’età di 23 anni, la cattedra di Composizione presso l’Istituto Musicale “Boccherini” di Lucca, ove da oltre 44 anni ancora è docente.
Con il 1° premio al Concorso internazionale “Pozzoli” nel 1977, ed i premi ai concorsi di Lisbona, “Clara Haskil” e “Dino Ciani” ha cominciato una brillante carriera pianistica, suonando nei più importanti teatri italiani e all’estero, tra cui: Teatro Comunale di Firenze, Teatro Regio di Torino, Teatro Sistina di Roma, Teatro Comunale di Bologna, Festival di Stresa, BBC Concert Hall, Queen Elizabeth Hall a London, Salle Gaveau a Paris, Accademia Sibelius a Helsinki, Orchestra della Toscana, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra Academy of London Mozarteum, Orchestra della Radio Svizzera Italiana a Lugano, Colorado Symphony Orchestra a Denver (USA), oltre a concerti a Chicago, San Diego, Philadelphia, Oslo, Stockholm, Dublin, Milano, Bergamo, Brescia, Torino, Roma, Firenze, Bologna, Verona, Padova, Trento, Palermo, Bari, Lecce, L’Aquila, Pisa, Lucca, Livorno. A soli 22 anni Pietro Rigacci è stato chiamato dal Maggio Musicale Fiorentino a sostenere la parte di “piano solista” nella prima mondiale di Luciano Berio: “Opera”, che lo ha personalmente successivamente invitato a suonare sia nella sua seconda opera “La vera Storia” (Teatro alla Scala), ed alla partecipazione della registrazione televisiva dell’integrale delle Sequenze (1982). Ha registrato per diverse emittenti radiotelevisive europee, tra le quali ben 9 recitals alla BBC, 3 registrazioni presso la RTSI a Lugano, oltre a concerti “live” trasmessi in diretta alla RAI, alla Radio Suisse Romane, che alla Televisione Francese. Attualmente sta incidendo per la “DaVinciClassics” le 10 Sonate di Scriabin. Pianista dal repertorio vastissimo, da Mozart a Debussy, da Chopin a Prokofiev, è uno dei più autorevoli specialisti di Scriabin, ed anche un grande interprete della musica di J.S. Bach (molto visualizzati sul web sono i video in cui suona i Concerti di Bach). Ha effettuato l’esecuzione integrale, in ordine cronologico, delle 32 Sonate di Beethoven, spesso precedute da una accurata presentazione nella quale illustra le peculiarità della tecnica compositiva ed estetica beethoveniana. Nuovo progetto in programma è la Integrale delle opere pianistiche di Schumann. Da sempre unisce alla carriera pianistica anche quella compositiva, che include, oltre alle opere liriche “Sogno di una notte di mezza estate” e “Magiche Rime Arcane”, anche lavori orchestrali e cameristici. Oltre 100 registrazioni video live dei suoi concerti sono visibili sul canale Youtube: pietro rigacci live concerts.
Iniziato lo studio del pianoforte con suo padre Mario (musicista, didatta e pittore, allievo di Ester d’Atena Scopelliti, a sua volta discepola di Alfonso Rendano), si diploma sotto la guida di Giuseppe Maiorca presso il Conservatorio di Cosenza con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. Successivamente, studia a Firenze con Daniel Rivera, a Imola con Franco Scala e in Svizzera con Maria Tipo; con quest’ultima, presso il Conservatorio Superiore di Ginevra, consegue il Diplôme de perfectionnement. Segue, inoltre, corsi di perfezionamento pianistico con Alexander Lonquich, Jörg Demus, Piero Rattalino e Fausto Zadra, nonché di liederistica tedesca con Peter Schreier. Nel 1985 ha inizio la sua carriera artistica che lo porterà ad esibirsi in Argentina, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Lituania, Malta, Messico, Norvegia, Polonia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. Le sue interpretazioni sono recensite dalla stampa italiana ed estera, e registrate da RAI, Radio Vaticana, Radio Toscana Classica, Houston Public Radio, Radio della Svizzera Italiana e Radio Televisión Argentina.. Registra, inoltre, per l’Istituto Liszt di Bologna (CD sui Lieder di F. Liszt, in duo con il tenore Alessandro Maffucci, pubblicato con la rivista «Classic Voice») e per le etichette III Millennio (CD sulla forma del Preludio nel ‘900), Istituto Discografico Italiano (CD interamente dedicato a Domenico Scarlatti) e Da Vinci Classics (CD sulla forma della sonata classica – Mozart, Beethoven e Schubert), che, pubblicato nel 2020, ha ricevuto “5 stelle” dalla rivista «Musica».
Scrivendo di una sua esibizione, il musicologo svizzero Brenno Boccadoro parla di un’esecuzione “… vera, sincera e profondamente poetica”; il pianista e critico musicale Riccardo Risaliti esalta la sua “… autentica sensibilità e la profonda conoscenza dello strumento”; la stessa Maria Tipo considera “…la sua sensibilità artistica di alta classe”; lo storico canadese Harvey Sachs, recensendo il suo ultimo CD, sottolinea la “…bellezza della sua interpretazione, il ritmo, il fraseggio, gli attacchi, il suono, il modo di sottolineare i temi senza artifici o esagerazioni…”; il direttore d’orchestra Laszlo Gati, parlando di una sua interpretazione dei preludi di Debussy, afferma che essi “…brillano di una densità e di una trasparenza di cui si era dimenticato il colore dopo Gieseking…” Nel corso della sua carriera, Roberto Russo collabora con musicisti di fama internazionale, tra cui il compositore Michael Stimpson, i violoncellisti Bridget MacRae e Roberto Cima, l’oboista Juste Gelgotaite, i tenori Alessandro Maffucci e Carlo Allemano, i pianisti Maria Perrotta, Niel Du Preez, Yuki Negishi, Mark Nixon, Pavle Krstic e Renana Gutman. Segue, inoltre, gli studi di composizione, con Italo Vescovo, Silvano Sardi e Domenico Bartolucci (già direttore del coro della Cappella Sistina in Roma); alcune sue opere (il Pater Noster, la Sonata per viola e pianoforte, i 12 Preludi per pianoforte) sono eseguite da ensemble e artisti di chiara fama, oltre ad essere oggetto di premi speciali di interpretazione musicale. Nel 2023, la pianista giapponese Asagi Nakata ha registrato tutte le sue composizioni pianistiche, che saranno pubblicate su CD pre l’etichetta Da Vinci Classics nel 2024. Membro della New York Classic Music Society, dell’associazione QuarterNotez (Londra), dei Festival Piano Week (Londra – Pechino) e Arte Piano (Londra – Rieti), tiene regolarmente corsi e masterclass presso Conservatori e Università della musica: in Inghilterra (Royal College of Music), Polonia (Akademia Muzyczna w Krakowie), Romania (Universitatea Nationala de Muzica din Bucaresti), Spagna (Conservatorio Superior de Oviedo)
Norvegia (Arctic University of Tromsø, University of Agder) e Lituania (Vytautas Magnus University). Come critico musicale, scrive per L’Ospite Ingrato (rivista del Centro “Franco Fortini” dell’Università di Siena), per De Musica (organo di critica musicale dell’Università degli Studi di Milano) e per AltraParola, rivista di critica letteraria, filosofica e politica edita da “Efesto Edizioni “(Roma). Docente di Pianoforte e di Letteratura dello Strumento presso il Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara, nel 2012 è stato nominato “Steinway Artist”.
Nato a Venezia, ha studiato pianoforte con Maria Italia Biagi, illustre allieva di Rio Nardi e Alfredo Casella. Si è diplomato al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale di merito vincendo inoltre il premio “M. Mazza” quale migliore allievo della Scuola di Pianoforte. Ha studiato Musica da camera con Sergio Lorenzi, Franco Rossi e Antonio Janigro. Si è perfezionato al “Mozarteum” di Salisburgo e alla “Association Musicale de Paris” dove ha ottenuto un “Premier Prix” di Musica da camera. Vincitore di numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali, nel corso della sua intensa attività concertistica in formazioni da camera con illustri strumentisti internazionali, come solista e con orchestra, ha suonato, in più di 450 concerti, nelle sale più prestigiose d’Italia (Teatro alla Scala e Sala Verdi di Milano, Teatro La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia, Accademia Chigiana di Siena, Teatro La Fenice di Venezia, Sala Verdi di Torino, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Olimpico di Roma), Francia (Auditorium del Museo del Louvre a Parigi), Austria (Musikverein di Vienna), Giappone (Bunka Kaikan di Tokyo), Spagna, Germania, ex Iugoslavia, Stati Uniti d’America, Bulgaria, Turchia, Albania, Canada, Portogallo, Cina, ex Unione Sovietica. Il suo repertorio comprende 450 composizioni eseguite in pubblico. Appassionato mozartiano, ha eseguito del Salisburghese la maggior parte della musica da camera con pianoforte e dei Concerti per pianoforte e orchestra, l’integrale delle Sonate, Fantasie e Rondò per pianoforte e l’integrale delle composizioni per duo pianistico. “C’è ancora da dire che un pianista come Massimo Somenzi ha pochi confronti nel panorama cameristico italiano.” (Giuseppe Calliari, L’Adige, Trento, 18 novembre 1991). ”Sono rari i pianisti oggi che posseggono la naturalezza del canto di Massimo Somenzi.” (Mario Messinis, Il Gazzettino, Venezia, 18 ottobre 2006). Massimo Somenzi ha svolto intensa attività concertistica in Duo con il violoncellista Mario Brunello, Premio Ciaikovsky, fin dal 1980. Da allora i due musicisti hanno suonato insieme in più di 150 concerti. ”Questo Duo, che appare sempre più la rivelazione cameristica di questi anni, si è imposto ancora una volta con una lettura di stupefacente bellezza.” (Piero Rogger, Il Gazzettino, Venezia, 2 giugno 1987). Ha suonato regolarmente in Duo con il pianista statunitense Gustavo Romero, Premio Clara Haskil, con il quale ha più volte eseguito negli Stati Uniti e in Italia programmi monografici o integrali delle opere per duo pianistico di Mozart, Clementi, Schubert. ”Sensazionale versione mozartiana alla Fenice per la Società Veneziana di Concerti con il duo Gustavo Romero – Massimo Somenzi. In programma tutte le Sonate per pianoforte a quattro mani, tra i lasciti più alti della produzione strumentale del Salisburghese. Si irradia da questi solisti una luminosa gioia del far musica.” (Mario Messinis, Il Gazzettino, Venezia, 14 febbraio 2010). ”The technical demands of the Sonatas by M. Clementi – which were many and relentless – only fueled the conviction and creativity of these two princes of the piano, whose performance proved a truly royal experience and called for an instantly grateful reaction among listeners.” (Jeffrey Ou, Denton, Texas, 8 aprile 2016).
Ha fatto parte delle giurie di importanti Concorsi nazionali e internazionali e tiene regolarmente corsi di perfezionamento di Pianoforte e di Musica da camera in Italia e all’estero. Ha recentemente inciso Musica Callada di F. Mompou per l’etichetta OnClassical.
Dopo gli studi musicali di pianoforte e di composizione al Conservatorio di Milano, Maria Grazia Bellocchio si è perfezionata con Karl Engel al Conservatorio di Berna. Tiene regolarmente masterclass di pianoforte presso i conservatori italiani e corsi musicali estivi (Campus musica Sermoneta, Chianti in musica, Comune di Maccagno), attualmente è titolare della classe di pianoforte e docente del Master di Pianoforte Contemporaneo presso il Conservatorio di Bergamo. Si è esibita in numerosi récitals solistici, da camera (con Salvatore Accardo, Rocco Filippini, Bruno Giuranna, Franco Petracchi, Myriam Dal Don, Alda Caiello e in duo pianistico con Stefania Redaelli) e con orchestra per Istituzioni concertistiche in Italia e all’estero (Amici della Musica di Padova, Perugia, Firenze, Palermo, Festival Mito, Teatro Comunale di Bologna e Ferrara, Teatro Regio di Parma, Società Barattelli di l’ Aquila, Società dei Concerti di Milano, Milano Musica, Rec Festival, New Music of Middelburg, Klangforum Wien, Università di Valparaiso (Cile), Fondazione Gulbenkian di Lisbona, Festival Musica di Strasburgo, Festival Presences di Parigi, Biennale di Venezia, Printemps des Arts de Monte-Carlo). Collabora stabilmente con Divertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli regolarmente presente nei maggiori festival ed entrato nel 2012 a far parte del network europeo Ulysses, che riunisce 13 tra le maggiori istituzioni europee dedite a promuovere e diffondere la musica contemporanea. Nel 2011, in occasione delle celebrazioni per il Centocinquantenario dell’unità d’Italia, ha ideato il progetto “Viaggio in Italia – Nuovo canzoniere popolare – 20 canzoni popolari trascritte da 20 compositori”, eseguito insieme ad Alda Caiello in prima assoluta al Maggio Musicale Fiorentino e replicato al festival Mito, Musica Insieme di Bologna e in diverse altre città italiane. Ha inciso CD per Ricordi e Stradivarius con opere di Bruno Maderna, Sandro Gorli, Franco Donatoni, Stefano Gervasoni, Gabriele Manca, Federico Gardella, Stefano Bulfon, Marco Momi, Claudio Ambrosini, Ivan Fedele e Gyorgy Kurtág. Nel 2022, insieme al compositore Alessandro Solbiati, in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, ha dato vita al progetto “soave poeta, quel mio omonimo che ancora ha il mio nome…”, un viaggio nella sua poesia che intreccia la lettura dei suoi versi da parte dell’attore Fabio Zullo, i canti della tradizione popolare friulana e le trascrizioni di Bach eseguite dal soprano Laura Catrani e alcuni brani pianistici scelti tra gli Interludi e la Terza Sonata. Nel 2023 il progetto dedicato alle Sonate per pianoforte di Salvatore Sciarrino, ideato da Maria Grazia Bellocchio all’interno di IDEA – International Divertimento Ensemble Academy, riceve il “premio speciale” della critica Franco Abbiati.
A cinque anni inizia gli studi musicali sotto la guida di Jean e Marguerite Manuel, diplomandosi all’Ecole Normale de Musique Alfred Cortot di Parigi, nella classe di Blanche Bascourret de Gueraldi (allieva di Cortot) conseguendo successivamente la Licence de Concert. Decide di perfezionarsi con Maria Tipo a Firenze e in seguito a Ginevra al Conservatoire de Musique, dove ottiene il Premier Prix de Virtuosité poi il Diploma italiano con 10 e lode e la menzione d’onore. Tiene numerosi concerti a Parigi alla Salle Gaveau, Salle Pleyel, al Théâtre de Paris e in altre città della Francia, in Svizzera, Italia, Austria, Germania, Regno Unito, Grecia, Turchia, Romania, Russia, Polonia, Ungheria, Cile e Stati Uniti, dove l’artista si esibisce non solo come solista ma anche in duo pianistico, in musica da camera e con orchestra, sotto la guida di direttori quali Árpád Gerecz, Umberto Benedetti Michelangeli, Nicolas Rauss, Daniel Barda, David del Pino Klinge, Simon Over, Nicolas Krauze. Partecipa a diverse integrali delle Sonate e dei Concerti di Mozart e Beethoven, autori per i quali è unanimemente considerata come una delle interpreti più convincenti. Grazie ad una personalità musicale di prim’ordine, ottiene il Primo Premio al Concorso Internazionale Hennessy-Mozart di Parigi suscitando l’entusiasmo della giuria, in particolare del presidente Paul Badura-Skoda. Anche il grande direttore d’orchestra Carlo Maria Giulini, ascoltandola nel 1998 nelle ultime tre sonate di Beethoven, ha per la pianista espressioni di forte ammirazione. In occasione dei suoi concerti in Francia, l’eminente critico Philippe van den Bosch parla di Muriel Chemin come interprete di grande personalità e maturità.
Gerard Honoré della rivista Répertoire sottolinea le splendide qualità introspettive dell’artista, in grado di restituire come pochi le linee del pensiero musicale in tutta la loro purezza. Le Monde de la Musique apprezza il profondo equilibrio di cui l’interprete dà prova, coniugando rigore, ricchezza spirituale e capacità di analisi. In Italia è stata ospite di istituzioni musicali di prestigio quali l’Orchestra Regionale Toscana, il Teatro Alighieri di Ravenna, la Sala Verdi di Milano in duo con il violoncellista Alain Meunier.
Nel 2012, in occasione del 150° anniversario della nascita di Claude Debussy, ha tenuto diversi concerti con i suoi 12 studi. Vive a Venezia, dove insegna pianoforte principale al Conservatorio di Musica B. Marcello dal 2014. Ha sempre dedicato molto tempo alla didattica e molti suoi studenti sono stati premiati in concorsi nazionali ed internazionali. La sua incisione delle Variazioni Diabelli di Beethoven, nel 2017 per la casa discografica statunitense Odradek, ha ottenuto grandi consensi dalla stampa specializzata; per la stessa etichetta, Muriel Chemin ha registrato le 32 Sonate di Beethoven, uscite nel 2022, le quali sono premiate in numerose riviste internazionali come Musicalifeiten, Le Monde, Diapason (5 Diapasons), Artamag, Piano News…. Ha registrato per la stessa casa discografica le 32 sonate di Beethoven, che stanno riscuotendo un grande successo della critica internazionale: (Zeitschrift Frankfurt, Mundoclassico, Classics Today, Le Devoir, “Gand Frisson” 2022 Audiophil-Magazine, Artamag’, Utmisol, FonoForum, “Clic 2022” Classicnews, International Piano). È regolarmente invitata in giurie di concorsi pianistici internazionali.
Si afferma in importanti Concorsi Internazionali fra cui il “Rina Sala Gallo” di Monza, il Premio “Encore! Shura Cherkassky” (2008) e il Concorso “J. S. Bach” di Saarbrücken (2004), premio quest’ultimo che la impone sulla scena pianistica internazionale come una significativa interprete bachiana, riscuotendo ampi successi di pubblico e di critica: “She captured the op 109 opening movement’s seemingly improvisatory spririt and manages to articulate Beethoven’s difficult-to-excute rapid dunamic extremes while pushing the central climax full steam ahead.( Jed Distler, Gramophone). «Pianismo a metà perfetta fra il lussureggiante Alexis Weissenberg e il laser di Glenn Gould» (N. Carusi, Libero). «Il suono è sgranato, la tecnica è clavicembalistica, il disegno formale è nitido: se continua così, Maria Perrotta sembra destinata a diventare la Rosalyn Tureck italiana» (E. Girardi, Corriere della Sera). «È una figura schiva e poco conosciuta, è uno dei veri astri del pianismo mondiale… Nelle Variazioni Goldberg ella è all’altezza di Glenn Gould, di Rosalyn Tureck.» (P. Isotta, Corriere della Sera). “La pianista discreta è un genio acclamato” ( E. Regazzoni, Repubblica). “Maria Perrotta riesce a dominare il finale dell’ opera 58 di Chopin con lo stesso aplomb di Arthur Rubinstein; se lo possono permettere davvero in pochi”( Luca Chierici, ClassicVoice). “Elle est comme ça, Maria Perrotta, elle vous commence le premier Nocturne Op. 9 en le chantant comme du Bellini, large, timbré, courbé, cherchant dans la couleur une ombre qui au deuxième thème devient un choral. Elle sait marier d’un geste l’expression et la forme, secret de Chopin qui posait l’éventail de ses sentiments sur Le Clavier bien tempéré de Bach. Et ce n’est donc pas en vain qu’elle aura fréquenté le Cantor. Elle y ajoute un art des timbres stupéfiant.”(J. Charles Hoffelé Artamag). Registra per la Radio Tedesca, per la Rai e Sky. Sue registrazione sono state diffuse dalla Radio Rai Italiana, da France Musique, dalla radio Svizzera. La sua incisione dal vivo delle Variazioni Goldberg di Bach ottiene il favore della critica specializzata: “5 Stelle” delle riviste Amadeus e Musica, “5 Stelle” e Disco del Mese della rivista Suonare News, Premio della Critica 2012 promosso dalla rivista Musica & Dischi. Nell’ottobre 2013 la Decca pubblica un cd con la sua registrazione dal vivo delle tre ultime Sonate di Beethoven che ottiene le “5 Stelle Amadeus” ed è scelto come miglior cd del mese dalla rivista Amadeus. Il CD viene recensito entusiasticamente nell’ ottobre 2014 dalla rivista inglese Gramophone. Nel settembre 2014 esce la sua nuova incisione per Decca delle Variazioni Goldberg di Bach che ottiene ovunque recensioni molto positive. Nel giugno 2015 esce sempre per Decca, un recital chopiniano registrato live che ottiene “5 stelle” e proclamato Disco del mese dalla rivista ClassicVoice . Nel 2017 esce sempre per Decca un disco dedicato a F. Schubert, che ottiene recensioni entusiastiche da parte della critica musicale. Ha suonato con le migliori orchestre Italiane: l’Orchestra Filarmonica Toscanini, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino , l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, l’Orchestra ORT, Orchestra OPV. Attenta e interessata ai linguaggi contemporanei, hanno scritto per lei i compositori A.Giacometti, G. Cosmi, Marco di Bari, Benoit Menut. Maria Perrotta si diploma con lode al Conservatorio di Milano sotto la guida di Edda Ponti. Ottiene il Diploma Superiore di Musica da Camera all’École Normale de Musique di Parigi, si perfeziona all’ Accademia di Imola con Franco Scala e Boris Petrushansky e in Germania con Walter Blankenheim. Nel 2007 si diploma con lode presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella classe di Sergio Perticaroli. Arricchisce la sua formazione con Cristiano Burato e François-Joël Thiollier. Collabora stabilmente con l’Ensemble Calliopée , con il quale ha registrato per l’etichetta discografica Airon un disco interamente dedicato alla compositrice francese Graciane Finzi. Di prossima uscita una registrazione dell’ Arte della Fuga di J. S. Bach e una registrazione di musiche del compositore Marco Di Bari.
Nato a Firenze nel 1954, Pietro Rigacci consegue allo stesso tempo, con la massima votazione e la lode, i diplomi di Pianoforte sotto la guida di Maria Tipo e Composizione con Carlo Prosperi presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, ottenendo all’età di 23 anni, la cattedra di Composizione presso l’Istituto Musicale “Boccherini” di Lucca, ove da oltre 44 anni ancora è docente.
Con il 1° premio al Concorso internazionale “Pozzoli” nel 1977, ed i premi ai concorsi di Lisbona, “Clara Haskil” e “Dino Ciani” ha cominciato una brillante carriera pianistica, suonando nei più importanti teatri italiani e all’estero, tra cui: Teatro Comunale di Firenze, Teatro Regio di Torino, Teatro Sistina di Roma, Teatro Comunale di Bologna, Festival di Stresa, BBC Concert Hall, Queen Elizabeth Hall a London, Salle Gaveau a Paris, Accademia Sibelius a Helsinki, Orchestra della Toscana, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra Academy of London Mozarteum, Orchestra della Radio Svizzera Italiana a Lugano, Colorado Symphony Orchestra a Denver (USA), oltre a concerti a Chicago, San Diego, Philadelphia, Oslo, Stockholm, Dublin, Milano, Bergamo, Brescia, Torino, Roma, Firenze, Bologna, Verona, Padova, Trento, Palermo, Bari, Lecce, L’Aquila, Pisa, Lucca, Livorno. A soli 22 anni Pietro Rigacci è stato chiamato dal Maggio Musicale Fiorentino a sostenere la parte di “piano solista” nella prima mondiale di Luciano Berio: “Opera”, che lo ha personalmente successivamente invitato a suonare sia nella sua seconda opera “La vera Storia” (Teatro alla Scala), ed alla partecipazione della registrazione televisiva dell’integrale delle Sequenze (1982). Ha registrato per diverse emittenti radiotelevisive europee, tra le quali ben 9 recitals alla BBC, 3 registrazioni presso la RTSI a Lugano, oltre a concerti “live” trasmessi in diretta alla RAI, alla Radio Suisse Romane, che alla Televisione Francese. Attualmente sta incidendo per la “DaVinciClassics” le 10 Sonate di Scriabin. Pianista dal repertorio vastissimo, da Mozart a Debussy, da Chopin a Prokofiev, è uno dei più autorevoli specialisti di Scriabin, ed anche un grande interprete della musica di J.S. Bach (molto visualizzati sul web sono i video in cui suona i Concerti di Bach). Ha effettuato l’esecuzione integrale, in ordine cronologico, delle 32 Sonate di Beethoven, spesso precedute da una accurata presentazione nella quale illustra le peculiarità della tecnica compositiva ed estetica beethoveniana. Nuovo progetto in programma è la Integrale delle opere pianistiche di Schumann. Da sempre unisce alla carriera pianistica anche quella compositiva, che include, oltre alle opere liriche “Sogno di una notte di mezza estate” e “Magiche Rime Arcane”, anche lavori orchestrali e cameristici. Oltre 100 registrazioni video live dei suoi concerti sono visibili sul canale Youtube: pietro rigacci live concerts.
Iniziato lo studio del pianoforte con suo padre Mario (musicista, didatta e pittore, allievo di Ester d’Atena Scopelliti, a sua volta discepola di Alfonso Rendano), si diploma sotto la guida di Giuseppe Maiorca presso il Conservatorio di Cosenza con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. Successivamente, studia a Firenze con Daniel Rivera, a Imola con Franco Scala e in Svizzera con Maria Tipo; con quest’ultima, presso il Conservatorio Superiore di Ginevra, consegue il Diplôme de perfectionnement. Segue, inoltre, corsi di perfezionamento pianistico con Alexander Lonquich, Jörg Demus, Piero Rattalino e Fausto Zadra, nonché di liederistica tedesca con Peter Schreier. Nel 1985 ha inizio la sua carriera artistica che lo porterà ad esibirsi in Argentina, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Lituania, Malta, Messico, Norvegia, Polonia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. Le sue interpretazioni sono recensite dalla stampa italiana ed estera, e registrate da RAI, Radio Vaticana, Radio Toscana Classica, Houston Public Radio, Radio della Svizzera Italiana e Radio Televisión Argentina.. Registra, inoltre, per l’Istituto Liszt di Bologna (CD sui Lieder di F. Liszt, in duo con il tenore Alessandro Maffucci, pubblicato con la rivista «Classic Voice») e per le etichette III Millennio (CD sulla forma del Preludio nel ‘900), Istituto Discografico Italiano (CD interamente dedicato a Domenico Scarlatti) e Da Vinci Classics (CD sulla forma della sonata classica – Mozart, Beethoven e Schubert), che, pubblicato nel 2020, ha ricevuto “5 stelle” dalla rivista «Musica».
Scrivendo di una sua esibizione, il musicologo svizzero Brenno Boccadoro parla di un’esecuzione “… vera, sincera e profondamente poetica”; il pianista e critico musicale Riccardo Risaliti esalta la sua “… autentica sensibilità e la profonda conoscenza dello strumento”; la stessa Maria Tipo considera “…la sua sensibilità artistica di alta classe”; lo storico canadese Harvey Sachs, recensendo il suo ultimo CD, sottolinea la “…bellezza della sua interpretazione, il ritmo, il fraseggio, gli attacchi, il suono, il modo di sottolineare i temi senza artifici o esagerazioni…”; il direttore d’orchestra Laszlo Gati, parlando di una sua interpretazione dei preludi di Debussy, afferma che essi “…brillano di una densità e di una trasparenza di cui si era dimenticato il colore dopo Gieseking…” Nel corso della sua carriera, Roberto Russo collabora con musicisti di fama internazionale, tra cui il compositore Michael Stimpson, i violoncellisti Bridget MacRae e Roberto Cima, l’oboista Juste Gelgotaite, i tenori Alessandro Maffucci e Carlo Allemano, i pianisti Maria Perrotta, Niel Du Preez, Yuki Negishi, Mark Nixon, Pavle Krstic e Renana Gutman. Segue, inoltre, gli studi di composizione, con Italo Vescovo, Silvano Sardi e Domenico Bartolucci (già direttore del coro della Cappella Sistina in Roma); alcune sue opere (il Pater Noster, la Sonata per viola e pianoforte, i 12 Preludi per pianoforte) sono eseguite da ensemble e artisti di chiara fama, oltre ad essere oggetto di premi speciali di interpretazione musicale. Nel 2023, la pianista giapponese Asagi Nakata ha registrato tutte le sue composizioni pianistiche, che saranno pubblicate su CD pre l’etichetta Da Vinci Classics nel 2024. Membro della New York Classic Music Society, dell’associazione QuarterNotez (Londra), dei Festival Piano Week (Londra – Pechino) e Arte Piano (Londra – Rieti), tiene regolarmente corsi e masterclass presso Conservatori e Università della musica: in Inghilterra (Royal College of Music), Polonia (Akademia Muzyczna w Krakowie), Romania (Universitatea Nationala de Muzica din Bucaresti), Spagna (Conservatorio Superior de Oviedo)
Norvegia (Arctic University of Tromsø, University of Agder) e Lituania (Vytautas Magnus University). Come critico musicale, scrive per L’Ospite Ingrato (rivista del Centro “Franco Fortini” dell’Università di Siena), per De Musica (organo di critica musicale dell’Università degli Studi di Milano) e per AltraParola, rivista di critica letteraria, filosofica e politica edita da “Efesto Edizioni “(Roma). Docente di Pianoforte e di Letteratura dello Strumento presso il Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara, nel 2012 è stato nominato “Steinway Artist”.
Nato a Venezia, ha studiato pianoforte con Maria Italia Biagi, illustre allieva di Rio Nardi e Alfredo Casella. Si è diplomato al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale di merito vincendo inoltre il premio “M. Mazza” quale migliore allievo della Scuola di Pianoforte. Ha studiato Musica da camera con Sergio Lorenzi, Franco Rossi e Antonio Janigro. Si è perfezionato al “Mozarteum” di Salisburgo e alla “Association Musicale de Paris” dove ha ottenuto un “Premier Prix” di Musica da camera. Vincitore di numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali, nel corso della sua intensa attività concertistica in formazioni da camera con illustri strumentisti internazionali, come solista e con orchestra, ha suonato, in più di 450 concerti, nelle sale più prestigiose d’Italia (Teatro alla Scala e Sala Verdi di Milano, Teatro La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia, Accademia Chigiana di Siena, Teatro La Fenice di Venezia, Sala Verdi di Torino, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Olimpico di Roma), Francia (Auditorium del Museo del Louvre a Parigi), Austria (Musikverein di Vienna), Giappone (Bunka Kaikan di Tokyo), Spagna, Germania, ex Iugoslavia, Stati Uniti d’America, Bulgaria, Turchia, Albania, Canada, Portogallo, Cina, ex Unione Sovietica. Il suo repertorio comprende 450 composizioni eseguite in pubblico. Appassionato mozartiano, ha eseguito del Salisburghese la maggior parte della musica da camera con pianoforte e dei Concerti per pianoforte e orchestra, l’integrale delle Sonate, Fantasie e Rondò per pianoforte e l’integrale delle composizioni per duo pianistico. “C’è ancora da dire che un pianista come Massimo Somenzi ha pochi confronti nel panorama cameristico italiano.” (Giuseppe Calliari, L’Adige, Trento, 18 novembre 1991). ”Sono rari i pianisti oggi che posseggono la naturalezza del canto di Massimo Somenzi.” (Mario Messinis, Il Gazzettino, Venezia, 18 ottobre 2006). Massimo Somenzi ha svolto intensa attività concertistica in Duo con il violoncellista Mario Brunello, Premio Ciaikovsky, fin dal 1980. Da allora i due musicisti hanno suonato insieme in più di 150 concerti. ”Questo Duo, che appare sempre più la rivelazione cameristica di questi anni, si è imposto ancora una volta con una lettura di stupefacente bellezza.” (Piero Rogger, Il Gazzettino, Venezia, 2 giugno 1987). Ha suonato regolarmente in Duo con il pianista statunitense Gustavo Romero, Premio Clara Haskil, con il quale ha più volte eseguito negli Stati Uniti e in Italia programmi monografici o integrali delle opere per duo pianistico di Mozart, Clementi, Schubert. ”Sensazionale versione mozartiana alla Fenice per la Società Veneziana di Concerti con il duo Gustavo Romero – Massimo Somenzi. In programma tutte le Sonate per pianoforte a quattro mani, tra i lasciti più alti della produzione strumentale del Salisburghese. Si irradia da questi solisti una luminosa gioia del far musica.” (Mario Messinis, Il Gazzettino, Venezia, 14 febbraio 2010). ”The technical demands of the Sonatas by M. Clementi – which were many and relentless – only fueled the conviction and creativity of these two princes of the piano, whose performance proved a truly royal experience and called for an instantly grateful reaction among listeners.” (Jeffrey Ou, Denton, Texas, 8 aprile 2016).
Ha fatto parte delle giurie di importanti Concorsi nazionali e internazionali e tiene regolarmente corsi di perfezionamento di Pianoforte e di Musica da camera in Italia e all’estero. Ha recentemente inciso Musica Callada di F. Mompou per l’etichetta OnClassical.